Ecco perchè un giorno a Venezia è troppo poco

Venice in one day: why it's not enough

Venezia è una città piccola se ci fermiamo alle sue dimensioni, ma questo può forviare chi sta organizzando un viaggio qui. Potresti pensare che non è nulla in confronto a una città come New York, che si estende per ben 783.8 km² (mentre Venezia nasce su un’area di appena 414.6 km²), ma questo non significa che un giorno sia sufficiente per visitarla e ti diremo perchè.

Non è un caso che la lunghezza media di un soggiorno presso il nostro hotel sia di 3-4 giorni, infatti, i nostri ospiti sono ben consapevoli che una città come Venezia ha bisogno del suo tempo per essere prima di tutto conosciuta e poi esplorata, ma se non hai davvero alternative, ecco un articolo dedicato a <cosa vedere a Venezia in un giorno.

Perchè non dovresti dedicare a Venezia un giorno solo

Non appena uscirai dalla stazione dei treni di Venezia, siamo sicuri sarai d’accordo con noi: Venezia è un vero e proprio tesoro, ricco di cose così preziose da non riuscire fisicamente in un giorno a vederle tutte.

La prima ragione per cui un giorno a Venezia è davvero troppo poco è proprio il fatto che è un museo a cielo aperto: da qualsiasi parte il tuo sguardo si perda, troverai qualcosa di interessate e affascinante da fotografare e su cui soffermarti con stupore e ammirazione. Ci sono fin troppe cose da vedere a Venezia, tanto che una sola vita non basterebbe!

Un altro motivo per cui dovresti considerare di spendere più di un giorno a Venezia riguarda gli spostamenti. Come ben sai a Venezia non ci sono auto, dunque non puoi pensare di poterti spostare da un punto all’altro della città con la stessa velocità, dal momento che dovrai fare affidamento sui tuoi piedi o sui mezzi pubblici, come il vaporetto (a questo proposito ricordati di acquistare la carta Venezia Unica che ti permetterà di accedere a diversi sconti sui trasporti e sui musei della città. Come puoi immaginare, i tempi in questo modo si dilatano e non poco.

Leggi anche: Dove parcheggiare a Venezia

Venezia è nata per essere visitata con un ritmo lento, cosa che cozza sicuramente con l’idea di viverla in sole 24 ore. Perdersi a Venezia è parte del gioco, esistono infiniti itinerari da seguire e creare tu stesso, come il nostro tour a piedi di Cannaregio, sestiere in cui si trova il nostro hotel. Stai pianificando vedere le isole di Burano e Murano? Un giorno non è abbastanza, a meno che tu non sia stato qui in precedenza e voglia dedicare l’intera giornata alla scoperta delle maggiori isole veneziane.

Inoltre se pensi di fare un giro in gondola, cosa che per altro consigliamo caldamente, il momento migliore per farlo è al tramonto per godersi i colori del sole sulla laguna veneziana.

Quindi, quanti giorni servono per vistare Venezia?

Difficile a dirsi, ma pensiamo che il giusto compromesso possa essere circa 3 giorni: uno per conoscere la città e poterla poi visitare senza stress, uno per vedere i luoghi più famosi e importanti e l’ultimo per fare un tour delle isole di Venezia.

Se hai l’occasione di stare più di 3 giorni a Venezia, potresti anche pensare di fare una gita fuori porta in giornata. A questo proposito di consigliamo il nostro articolo sulle 5 gite fuori porta da Venezia da cui puoi prendere ispirazione.

Poi, se vuoi approfittarne per andare sulle montagna, ecco il nostro articolo su come raggiungere le Dolomiti da Venezia in un giorno.

Ultimo, ma non meno importante, se prenoti il tuo soggiorno in anticipo, puoi godere della nostra offerta speciale!

Come e dove creare la propria maschera per il Carnevale di Venezia

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maschere di Carnevale veneziane sono famose in tutto il mondo, e non è un caso che la maggior parte delle persone che vistano Venezia tornino a casa con una maschera originale nel proprio bagaglio.

Nel caso in cui tu ti stia chiedendo perché le persone amino le maschere veneziane, la risposta è semplice: prima di tutto perché sono dei veri e propri capolavori artistici e in secondo luogo per la loro storia. Se sei curioso di conoscerla, ti invitiamo a leggere il nostro articolo riguardo , sul nostro blog. Molte persone sanno di poter acquistare praticamente qualsiasi maschera una volta arrivati a Venezia, ma spesso la cosa che non sanno è che potrebbero cimentarsi loro stessi nella realizzazione di una vera maschera di Carnevale veneziana, sotto una guida molto capace e paziente di un “mascarere” (colui che appunto, realizza maschere di mestiere).

Dove puoi cimentarti nella creazione di un’autentica maschera veneziana? È presto detto, in questo articolo abbiamo raccolto tre dei laboratori di maschere che solitamente suggeriamo ai nostri ospiti.

Dove creare la tua maschera di Carnevale veneziana

Ci sono diversi atelier a Venezia che organizzano corsi di laboratorio per la creazione di maschere veneziane, ma noi vogliamo presentarti solo quelli che abbiamo testato in prima persona.

– La Bauta: probabilmente uno dei più famosi negozi di maschere fatte a mano di Venezia, ma che organizza anche dei laboratori per la creazione della propria maschera. Questo atelier si trova nel sestiere di Dorsoduro , a pochi passi da Campo San Barnaba, campo da cui sbuca Indiana Jones nel film L’Ultima Crociata. Non avrai sicuramente difficoltà a trovarlo, dal momento che appena fuori dalla porta d’ingresso è esposto un manichino vestito da Dottore della Peste.

Ca’ Macana: anche questo negozio si trova a Dorsoduro ed è aperto dal 1986, quando il Carnevale di Venezia torna al suo splendore di un tempo, dopo un lunga pausa di quasi due secoli. Il nome di questo atelier è molto conosciuto in città perchè ogni maschera venduta è realizzata a mano, ma soprattutto perchè i titolari, durante i workshop che vengono organizzati, non mancano di spiegare con estrema passione la storia delle maschere veneziane e del Carnevale stesso.

Tragicomica: questo negozio, invece, si trova a San Polo. Gualtiero Dall’Osto è il proprietario e cominciò la sua carriera all’Accademia delle Belle Arti a Venezia, che gli permise poi di partecipare ad uno stage dedicato esclusivamente allo studio della tecnica di creazione delle maschere e della loro storia.

Il suo laboratorio dura circa 2 ore e ad ogni lezione Gualtiero non si tira mai indietro nelle spiegazioni e nell’accompagnare la tua mano nella realizzazione di una maschera veneziana come le sa fare lui.

Leggi anche: Le antiche botteghe artigiane a Venezia, che dovresti visitare

Come creare una maschera veneziana

Bene, ora sai dove si svolgono i migliori workshop di maschere, ma come è fatta esattamente una maschera veneziana?

La tradizione vuole che le maschere fatte a mano partano tutte da una forma in gesso o in stucco, da cui si possono creare infiniti tipi di maschere diverse. Una volta che il gesso è pronto, si comincia a ricoprirlo con della carta pesta, per lasciarlo poi a asciugare. Appena la carta si è asciugata, prendendo la forma del gesso, si passa alla realizzazione dei fori per la bocca e per gli occhi (se previsti dalla maschera che abbiamo scelto di creare ovviamente). Dopo di che, si comincia a dipingere. Il procedimento è di fatto molto semplice, ma durante il workshop il maestro mascarere sarà sempre lì ad assisterti. Quindi, credi di essere pronto a cimentarti nella creazione della tua prima maschera veneziana?

Libri su Venezia per pianificare il tuo viaggio

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Ci sono diversi modi per pianificare un viaggio a Venezia: puoi cercare su internet, chiedere informazioni alle persone che ci sono state prima di te oppure puoi consultare delle guide turistiche. Ebbene, secondo la nostra esperienza, leggere un libri su Venezia prima di visitarla è il modo migliore per cominciare a conoscerla e per prendere confidenza con la sua incredibile storia.

Ma la domanda è: quali sono i migliori libri su Venezia, da leggere prima della partenza? In questo articolo abbiamo scelto di riportare alcuni titoli che potresti trovare interessanti, soprattutto se è la tua prima volta a Venezia, ricchi di aneddoti e cose da scoprire.

Veneto – Venezia e la sua provincia, Lonely Planet

Tutti noi conosciamo le guide di viaggio della Lonely Planet e, se ne hai acquistata almeno una nella tua vita, saprai di certo quanto sono precise e utili durante un viaggio. Questa guida, nello specifico, regala tanti consigli per visitare non solo Venezia, ma l’intera regione Veneto, incluse alcune idee per una gita fuori porta, magari verso la montagna.

Leggi anche: Da Venezia alle Dolomiti: come arrivare

Venezia insolita e segreta, Paola Zoffoli e Thomas Jonglez

Se cerchi una guida inusuale di Venezia, questa potrebbe essere quella giusta. Questo libro contiene una collezione di fatti curiosi e per molti versi divertenti,che che doneranno quel qualcosa in più al tuo viaggio. Questo libro ti farà scoprire storie e luoghi che in pochi conoscono e che spesso non trovi nemmeno segnati in una comune guida turistica, che piuttosto pone l’attenzione sui più famosi ponti di Venezia o sulle classiche visite a Palazzo Ducale.

La Venezia nascosta di Corto Maltese, Hugo Pratt

Conosci Corto Maltese? È un capitano di mare, le cui avventure si svolgono nei primi anni del 1900, nato dalla penna di Hugo Pratt. Lui è il protagonista di questa guida insolita di Venezia, infatti, è Corto Maltese stesso che fa da guida al lettoreattraverso la fitta rete di calli e campielli che caratterizzano la città. Cosa rappresenta questo libro? Un nuovo tipo di guida e un innovativo modo di vivere Venezia.

Venezia è un pesce, Tiziano Scarpa

Tiziano Scarpa è un conosciutissimo scrittore Veneziano, da sempre innamorato di Venezia, e nei suoi scritti non manca di difendere e di parlare della fragilità di questa città unica nel suo genere. In questo libro su Venezia, l’autore descrivere la vita vera che si vive qui, accompagnando il lettore nella quotidianità dei veneziani, mostrandogli un volto di Venezia che in pochi riescono a cogliere durante un viaggio di pochi giorni. Questo è un libro che parla di Venezia dal profondo del cuore dell’autore.

Perché questi libri su Venezia sono i migliori per pianificare il tuo viaggio

Anche se esistono miliardi di libri dedicati a Venezia, siamo convinti che quelli che abbiamo inserito in questo articolo siano i migliori per organizzare un viaggio in questa città così particolare e scoprirla da diversi punti di vista. Venezia è unica sia nella sua storia che nella sua struttura, ma grazie a questi libri avrai la possibilità di apprezzarla e conoscerla profondamente e in ogni suo dettaglio.

Ovviamente, se avrai bisogno di aiuto per organizzare il tuo viaggio a Venezia non esitare a contattarci.

La vera storia del Ponte dei Sospiri a Venezia

Bridge of Sighs in Venice

Il Ponte dei Sospiri è uno dei ponti più famosi a Venezia e collega il Palazzo Ducale al Palazzo delle Prigioni Nuove, vicino a San Marco.

Questo ponte non è come gli altri che puoi vedere a Venezia, infatti, non è pubblico e può essere attraversato solo se si prende parte alla visita al Palazzo Ducale o al Tour degli Itinerari Segreti.

Al giorno d’oggi è uno dei ponti più fotografati al mondo, anche se la maggior parte delle persone che lo immortala nei suoi ricordi non conosce né la sua storia né il motivo per cui porta questo nome, ecco perché abbiamo scelto di raccontartelo in questo articolo.

Qual è la vera storia del Ponte dei Sospiri e del suo nome?

Prima del 1589, a Venezia si tenevano i prigionieri nelle celle all’ interno di Palazzo Ducale, ma ad un certo punto, per far fronte al gran numero di condannati, il Senato decise di costruire un edificio a fianco ed accessibile al Palazzo Ducale dove destinarli. Ovviamente era necessario un ponte che permettesse ai prigionieri di raggiungere direttamente Palazzo Ducale senza il bisogno di uscire, per recarsi nelle camere in cui avvenivano gli interrogatori.

Il lavoro fu assegnato all’ architetto Antonio Contin, che realizzò questo ponte chiuso in pietra d’Istria, come richiesto dal Doge in carica: Marino Grimani.

Il nome lo si deve alla comune immagine che lega i prigionieri a questo ponte. Non è difficile pensare come, attraversandolo, girassero il capo ed infilassero lo sguardo tra le finestre in marmo per scorgere – forse per l’ultima volta – la visione di Venezia e della sua laguna, tirando un sospiro.

Non è un’immagine allegra, sicuramente, ma probabilmente è molto vicina alla realtà.

Ora che conosci la storia del Ponte dei Sospiri, capirai sicuramente che il suo nome non può certo essere associato alla promessa d’amore eterno tra due amanti, leggenda che qualcuno si è divertito a mettere in giro.

Cosa si vede dalle finestre del Ponte dei Sospiri?

Antonio Contin, quando progettò il Ponte dei Sospiri, lo pensò chiuso con un paio di finestre per ogni lato, che creò bucherellando il marmo con cui lo costruì.

Cosa si vede attraverso quelle due finestrelle? La bellissima isola di San Giorgio Maggiore, su cui si erge la chiesa e il campanile che portano lo stesso nome, circondata dalla laguna.

È un’immagine che ti rimane nel cuore per sempre, specialmente se pensi che è esattamente

la stessa che vedevano i prigionieri attraversando il Ponte dei Sospiri, centinaia di anni fa.

Lord Byron e il Ponte dei Sospiri: una curiosità

Come forse saprai, Lord Byron ha vissuto per un certo periodo della sua vita a Venezia. Durante questo periodo scrisse una poesia, intitolata Venezia, che inizia così:

“Ero a Venezia sul Ponte dei Sospiri;

un palazzo da un lato, dall’altro una prigione;

vidi il suo profilo emergere dall’acqua

come al tocco della bacchetta di un mago.”

È proprio grazie a questa poesia che il nome “Ponte dei Sospiri” arrivò anche all’ estero, cominciando ad essere chiamato “Bridge of Sighs” dagli inglesi. Come Lord Byron, puoi salire sul ponte e ammirare Venezia dal suo stesso punto d’osservazione. Qui, fai una foto e portala con te, perché sarà uno dei ricordi più belli della tua vacanza a Venezia.

Ponti famosi a Venezia: la nostra guida

Famous bridges in Venice: our guide

Sicuramente non sbagliamo se definiamo Venezia come “la città dei ponti”, soprattutto se pensiamo che ne ha quasi 400, o per essere precisi 391. Venezia è costruita sull’acqua e le persone un tempo erano solite muoversi in barca e non a piedi, infatti in passato non c’erano ponti che collegavano le diverse isole, ad eccezione del Ponte di Rialto, il primo ad essere costruito, ma che non aveva la forma che oggi tutti fotografano.

Questo non vuole essere un articolo qualsiasi, ma una vera e propria giuda dei ponti di Venezia, che potrai stampare e portare con te durante la tua visita alla nostra meravigliosa città.

Il Ponte di Rialto

Come abbiamo detto, quello di Rialto fu il primo ponte ad essere costruito, principalmente perché è qui che si trovava il centro delle attività economiche e commerciali della città.

Il ponte è stato ricostruito diverse volte, inizialmente infatti era un ponte di legno, con due rampe levatoie, per permettere il passaggio delle navi lungo il Canal Grande, perché potessero raggiungere il Mercato di Rialto in cui veniva scaricata la merce per poi essere venduta.

Il ponte che oggi è diventato l’icona della città è stato costruito solo nel 1591, dopo che quello in legno collassò nel 1524.

La maggiore caratteristica di questo bellissimo ponte in pietra è che è stato progettato per ospitare tutta una serie di negozi, presenti tutt’oggi, lungo le due rampe reclinate che si incontrano al centro.

Ponte dei Pugni

Non tutti conoscono questo ponte, ma nella storia di Venezia giocò più volte un ruolo importante nella quotidianità dei veneziani, infatti, è chiamato Ponte dei Pugni perché era il luogo in ci Castellani e Nicolotti – due gruppo di abitanti – erano soliti prendersi a botte per difendere le proprie ragioni.

In passato, i ponti non avevano parapetto, quindi è facile intuire come lo scopo principale di questo “gioco di pugni” fosse quello di far cadere in canale, il maggior numero di avversari.

Il più famoso Ponte dei Pugni a Venezia si trova nel sestiere di Dorsoduro, ma pochi sanno che esiste un altro Ponte dei Pugni, nel sestiere di Cannaregio – dove si trova il nostro Hotel – vicino a Santa Fosca.

Ponte dei Sospiri

Navigando sul web ti sarà sicuramente capitato di vedere una foto di questo ponte, magari cercando un itinerario a piedi per Venezia o il miglior tour da fare all’interno del Palazzo Ducale. Questo ponte è molto diverso da tutti quelli che incontrerai a Venezia, per cominciare non è un ponte pubblico, ma è il punto di collegamento tra il Palazzo del Doge e quello delle Prigioni.

Sono tante le leggende che si raccontano sl Ponte dei Sospiri, ma la verità è che la sua funzione era solo ed esclusivamente quella di collegare le prigioni con le sale per gli interrogatori, in cui i prigionieri venivano portati per essere, appunto, interrogati, e per scoprire quale fosse il destino a loro riservato. Durante la visita a Palazzo Ducale, avrai la possibilità di attraversarlo a vedere, tra le sue piccole finestre, l’isola di San Giorgio Maggiore, esattamente come la vedevano i prigionieri che sono passati qui.

Ponte dell’Accademia

Il Ponte dell’Accademia è uno dei quattro ponti che solcano il Canal Grande, insieme al Ponte di Rialto e al Ponte degli Scalzi di cui parleremo a breve. Al giorno d’oggi è il ponte di legno più lungo di Venezia e mette in collegamento le Gallerie dell’Accademia con Campo Santo Stefano.

La storia ci racconta che la costruzione di questo ponte fu proposta nel 1488, ma non fu realizzata fino al 1854 perchè i membri del Consiglio non pensavano fosse utile ad alcunché.

Questo meraviglioso ponte è, ad oggi, uno dei posti migliori dove vedere il tramonto a Venezia, e se stai viaggiando con la tua dolce metà, ti consigliamo davvero di non perdertelo!

Leggi anche: Venezia da vivere in coppia, 5 cose romantiche da fare insieme

Ponte degli Scalzi

L’ultimo ponte di Venezia di cui vogliamo parlarti è il Ponte degli Scalzi. L’originale fu costruito nel 1858 da Alfred Neville, quando Venezia era ancora sotto il dominio asburgico, ma poi fu rimpiazzato da quello che vedi oggi, progettato da Eugenio Mozzi. Il suo nome lo deve alla vicina chiesa di Santa Maria di Nazareth, a fianco alla stazione, dove l’ordine dei Carmelitani (detti appunti “scalzi” perchè il loro voto precedeva l’inutilizzo delle scarpe) ha celebrato messa per oltre 300 anni.

La cucina veneziana: 5 cose che puoi mangiare solo a Venezia

venetian cuisine: 5 things you can only eat in Venice

Abbiamo già avuto modo di parlare di cosa mangiare a Venezia in un precedente articolo, menzionando oltretutto il tipico giro a bacari e la passione per i veneziani per l’aperitivo, ma questa volta vogliamo concentrarci su quei piatti che puoi assaggiare solamente a Venezia, farciti con qualche curiosità storica. Pronto a scoprirli?

1. L’anguilla

Non ci sono leggende o storie curiose sul perché l’anguilla – basato in dialetto veneziano – è così comune nella cucina veneziana. La verità è che la ragione principale per cui i veneziani si sono inventati tantissime ricette diverse con questo tipo di pesce è che la laguna veneta ne era (e ne è) ricca.

L’anguilla è un pesce particolare che in passato era associata al mondo dei miti, al giorno d’oggi infatti ancora non si è capito come si riproduca, ma ciò che sappiamo per certo è che è davvero buonissima!

Ci sono un paio di ricette che vogliamo citarti, l’Anguilla alla Mocenigo e l’Anguilla su l’ara.

Sicuramente avrai riconosciuto, nel primo piatto, il nome di un’illustre famiglia patrizia veneziana, i Mocenigo, è probabile infatti che il nome della ricetta sia legato al luogo in cui le anguille venivano pescate, presumibilmente vicino ad una delle loro tenute estive in campagna. La seconda ricetta, invece, fa riferimento ad una modalità di cottura del pesce, sopra una “ara” per l’appunto, che altro non era che una pietra dalla superficie piatta, che veniva utilizzata nelle fornaci di Murano. I veneziani usavano cuocere l’anguilla in un pentola d’argilla, poggiata sopra questa pietra, a fuoco lentissimo, per ore. Sfortunatamente, oggi non è più possibile cucinarla in questo esatto modo, ma puoi ancora assaggiare l’anguilla in alcuni ristoranti tradizionali di Venezia.

2. I bovoleti, tipici della festa del Redentore

Non molte persone amano mangiare le lumache, ma queste sono diverse da quelle a cui sei abituato: sono piccole.

I veneziani solitamente li preparano per la Festa del Redentore che si celebra a luglio, l’appuntamento annuale per ricordare la fine della terribile epidemia di peste che colpì la città nel 1576, con uno spettacolo pirotecnico tra i più belli del mondo.

Anche se i bovoleti (questo è il loro nome in dialetto veneziano), sono facilissimo da preparare, ma non per questo sarà facile trovarli nei ristoranti veneziani, ma non preoccuparti, noi possiamo dirti dove poterli assaggiare!

3. Bigoli in Salsa

Questo è uno dei piatti più famosi della cucina veneziani e non avrai difficoltà a trovarla nei menù dei ristoranti a Venezia. Bigoli in Salsa è il nome del piatto veneziano a base di spaghetti più grossi del normale (detti appunto bigoli), cipolla e acciughe. La ricetta è antichissima che, un po’ come quella dei bovoleti, veniva preparata per la festa del Redentore e per la cena di Natale.

Forse il gusto ti risulterà un po’ forte, ma è un piatto che vale la pena di essere assaggiato!

4. La tradizionale Castradina

Questo è un tipico piatto veneziano che però viene servito solo una volta all’anno, in occasione della Festa della Madonna della Salute, a novembre.

I veneziani cucinano la Castradina fin dal 17° secolo e, il 21 novembre, potrai assaggiare anche tu questa zuppa di cosciotto di montone salato e verza nei ristoranti più tradizionali, che portano avanti questa usanza ancora oggi.

5. Schie con la polenta

Ultimo, ma non meno importante, le Schie con la polenta, piatto che puoi assaggiare solo a Venezia. Le schie sono un tipo di gamberetto, piccolo, tipico della laguna veneta, che viene fritto e servito con la polenta morbida, calda. Non avrai difficoltà a trovarlo in qualsiasi ristorante in città e dal momento che non è legato ad alcuna festività, potrai assaggiarlo in qualsiasi periodo dell’anno.

Alcune curiosità sulla Basilica di San Marco a Venezia

St mark's basilica facts you probably don't know

La Basilica di San Marco è sicuramente una delle chiese da vedere assolutamente a Venezia, non solo perché è di fatto la più importante della città, ma anche perché è una delle più particolare curiose. In questo articolo, infatti, andremo proprio a scoprire alcune delle curiosità che la Basilica di San Marco cela e che probabilmente non avrai ancora letto da nessun’altra parte!

Cominciamo!

La maggior parte dei tesori della Basilica deriva dalle Crociate

Come forse già sai, Venezia non è mai stata una città belligerante anche se non si è mai tirata indietro di fronte a guerre e crociate, perché principalmente concentrava la sua attenzione sui suoi commerci e affari. Ad esempio, la quarta Crociata fu cruciale per i veneziani, dal momento che furono incaricati dal Papa in persona per la costruzione della flotta che avrebbe condotti i crociati in Egitto. Sfortunatamente, quando tutte le navi furono pronte, i crociati non avevano i soldi per poterle pagare, così i Veneziani, per evitare di perdere il loro investimento, decisero di prendere parte alla Crociata, a patto di potersi rifare con le merci saccheggiate. Come puoi ben immaginare, molti dei tesori trafugati sono stati utilizzati per arricchire la basilica, e molti sono ancora qui.

I cavalli di San Marco

Rimanendo in tema di tesori, una delle cose che i veneziani si portarono a casa da Costantinopoli durante la quarta Crociata, fu la Quadriga Trionfale – conosciuta oggi con il nome di I cavalli di San Marco – posta originariamente sull’Ippodromo della città. Quelli che oggi vedi sulla facciata della basilica sono una copia, gli originali stanno al suo interno.

La Vergine con il fucile

Può sembrarti strano, ma all’interno della Basilica c’è un rilievo rappresentante la Vergine Maria, con un fucile a lato. Se il rilievo risale al 13° secolo, il fucile è stato messo qui solo nel 1849 dai marinai veneziani che sopravvissero ad una bomba austriaca esplosa a Marghera, vicino alla città di Mestre.

La prestigiosa Pala d’Oro

La Pala d’oro, un pannello in oro e pietre preziose, si trova sull’altare maggiore della basilica di San Marco. Inutile dire che è una vera e propria opera d’arte, ma ciò che le persone non sanno è che Napoleone quando invase Venezia si portò in Francia tantissimi tesori, ma la Pala d’Oro la lasciò qui, strano no? Ecco cos’è successo o almeno ciò che si racconta.

Sembra che Napoleone non abbia capito bene ciò che i veneziani gli dissero, infatti, la parola italiana “vero” in veneziano significa anche “vetro”, quindi quando i veneziani dissero all’imperatore la frase “xe vero” (è vero) per confermarne l’autenticità, lui capì che invece intendessero che era fatta di vetro e quindi fosse priva di valore. Questa sembra essere la ragione per cui oggi possiamo ancora ammirarla a Venezia.

Vorresti conoscere altre curiosità su Venezia? Allora potrebbe interessarti leggere il nostro articolo sui giardini nascosti di Venezia oppure la misteriosa storia del primo Casinò d’Europa. Inoltre, se sei appassionato di aneddoti, ti suggeriamo di partecipare al <tour degli itinerari segreti di Palazzo Ducale, sarà un’esperienza indimenticabile!

Cosa vedere al Lido di Venezia in un giorno

Venice Lido: things to do and see in one day

Il Lido di Venezia è un’isola della laguna veneta, conosciuta per lo più perchè ogni anno ospita la Mostra del Cinema e per essere una delle spiagge in cui i veneziani amano andare durante il periodo estivo. L’isola, infatti, si trova a pochi minuti di vaporetto da Venezia – ovviamente dipende da dove viene preso.

Quanto dista il Lido da Venezia? Come abbiamo detto dipende, ma prendendo la linea 6 da Piazzale Roma, sarai lì in appena 20 minuti. Se vuoi sapere come funzionano i trasporti a Venezia e come utilizzare la tessera Venezia Unica durante il tuo soggiorno, ti suggeriamo di leggere il nostro blog, nel quale abbiamo raccolto una serie di articoli con tutte queste informazioni.

Ad ogni modo, sono diverse le cose da vedere sull’isola del Lido, soprattutto se hai a disposizione più di un giorno a Venezia. Scopriamole insieme.

La spiaggia degli Alberoni: un paradiso naturale

Se non sei alla ricerca di spiagge attrezzate, questa ti piacerà di sicuro. Gli Alberoni è il nome di una spiaggia molto pulita e libera, dove i veneziani amano concedersi un po’ di relax lontano dalla confusione del centro città. Non è vicinissima alla fermata di approdo del vaporetto – Santa Elisabetta – ma si può raggiungerla facilmente grazie ad un autobus. Una volta arrivati in zona Alberoni, per raggiungere la spiaggia dovrai attraversare una pineta, un primo passo nella natura incontaminata.

La chiesa di San Nicolò al Lido

San Nicolò al Lido è una chiesa molto importante per l’isola e per tutti i veneziani, infatti è il luogo in cui viene celebrata la messa il giorno della Festa della Sensa, in cui si festeggia la cerimonia dello sposalizio del mare. Inoltre, in questa chiesa sono custoditi parte dei resti del Santo, patrono dei marinai.

Vicino alla chiesa c’è anche un monastero, dedicato a San Nicolò, che risale al periodo del Medioevo. Un’altra cosa che non puoi perderti, qui, è il magnifico chiostro del 16° secolo.

L’Antico cimitero ebraico

Se a Venezia, nel sestiere di Cannaregio, si trova il Ghetto Ebraico, l’antico cimitero ebraico si trova qui, sull’isola del Lido, vicino alla chiesa di San Nicolò. Se però vorrai visitarlo, dovrai prendere appuntamento preventivamente.

Scopri Malamocco

Malamocco è una porzione a sud dell’isola del Lido. Prima che la Serenissima nascesse, Malamocco era uno dei pochi insediamenti qui, tanto che per un buon periodo di tempo la sede del governo e della casa del Doge erano proprio qui, invece che a Palazzo Ducale, dove ti consigliamo di seguire il tour degli itinerari segreti, che ti illustreranno come la giustizia veniva amministrata a Venezia.

A Malamocco potrai visitare la chiesa di Santa Maria Assunta, che originariamente era dedicata alla Madonna della Marina, e risale al 12° secolo.

Vale la pena visitare il Lido di Venezia?

La risposta è certamente sì! Come hai potuto apprendere da questo articolo sono tante le cose da vedere a Lido di Venezia, ma se non hai il tempo per poterle vedere tutte, ti suggeriamo almeno di concederti una passeggiata lungo il Viale Santa Elisabetta, che dalla fermata dei vaporetti raggiunge le spiagge.

Un ultimo consiglio: se vuoi sorprendere la tua dolce metà con un giro in gondola fuori dall’ordinario, puoi anche chiedere al gondoliere di portarti fino a qui e goderti il tramonto su Venezia, a bordo della sua barca tradizionale.

Colazione a Venezia: 5 pasticceria da non perdere!

Breakfast in Venice: famous patisserie where having it

Fare una buona colazione è il miglior modo di iniziare la giornata, specialmente se hai in programma lunghe camminate e a Venezia è qualcosa che sicuramente farai!

Dove godersi una buona e tradizionale colazione veneziana? Ovviamente il nostro primo suggerimento è quello di provare la nostra, nella sala colazioni al primo piano, dove ogni mattina prepariamo un ricco buffet con tantissime varietà di cibo, dal dolce al salato, e se hai voglia di fare colazione i camera, non hai che da chiedere!

Vuoi leggere cosa dicono i nostri ospiti sulla nostra colazione? Allora ti consigliamo di dare un’occhiata alle recensioni sul nostro profilo di Tripadvisor.

Se però vuoi fare colazione in una pasticceria veneziana, ecco la lista delle nostre pasticcerie preferite, ovviamente sai che le uova con il bacon qui non le troverai, ma avrai l’imbarazzo della scelta nel caso tu preferisca qualcosa di dolce.

Colazione a Venezia: Pasticceria Tonolo

Iniziamo dalla (forse) pasticceria più famosa in città, la Pasticceria Tonolo, più che altro frequentata da studenti per via della sua vicinanza alla sede centrale dell’Università Ca’ Foscari nel sestiere di Dorsoduro.

Aperta dal 1953, questa pasticceria addolcisce ogni giorno le mattine dei veneziani con la sua fantastica crema chantilly e le sue pastine alla frutta, se però vieni a Venezia per il Carnevale, non puoi assolutamente perderti le loro frittelle, sono squisite e probabilmente le più buone di tutta Venezia!

Indirizzo: Calle S. Pantalon, 3764, 30123 Venezia

Colazione a Venezia: Pasticceria Rosa Salva

Rosa Salva è probabilmente la più antica pasticceria di Venezia, infatti, è aperta dal lontano 1870 ed è ormai un’istituzione tra i veneziani. Diversamente dalla Pasticceria Tonolo, l’ambiente qui è più elegante e classico, ma non manca un tocco di modernità. Se non riesci a passare di qui per la colazione, ti consigliamo comunque di fermarti per pranzo e assaggiare uno dei loro piatti salati oppure anche solo per una pausa caffè!

La Pasticceria Rosa Salva ha due sedi a Venezia, la più vicina al nostro hotel è quella in Campo San Giovanni e Paolo, che puoi raggiungere in soli 20 minuti a piedi.

Indirizzo: Calle Fiubera e Mercerie, 950, 30124 or Calle Giazzo, 6779, 30122 Venezia

Colazione a Venezia: Pasticceria Nobile

Un’altra pasticceria a Venezia in cui fare colazione e che si trova nel sestiere di Cannaregio è la Pasticceria Nobile, a solo 1 minuto dal nostro hotel. A parte i soliti classici, quali croissant, krapfen e pastine di pasta frolla, qui ti suggeriamo di provare il tradizionale Pan del Doge, una sorte di pan dolce, farcito solitamente con della frutta secca, ma oggi lo trovi anche nelle versioni al cioccolato e con la marmellata.

Indirizzo: Cannaregio, 1818, 30121 Venezia

Colazione a Venezia: Pasticceria Dal Mas

Se arrivi a Venezia col treno, sulla strada per raggiungere il nostro hotel ti accorgerai sicuramente di questa pasticceria, infatti, si trova proprio a due minuti dalla stazione di Santa Lucia.

Ti accorgerai subito che le entrate qui sono due: quale scegliere? Dipende dalle tue preferenze. Sei più un tipo da cioccolato o da classica colazione all’italiana? Perchè aprendo una porta ti troverai nel paradiso del cioccolato e nel secondo caso, in un trionfo di zucchero e pasta frolla. La Pasticceria Dal Mas, infatti, non è solo pasticceria bensì anche cioccolateria!

Indirizzo: Rio Terà Lista di Spagna, 149, 30121 Venezia

Colazione a Venezia: Pasticceria Ballarin

Ultima ma non certo meno importante, la Pasticceria Ballarin, un luogo dove fare colazione è quasi un must. Unica nota dolente è che si trova in un luogo molto frequentato, tanto che spesso passando non si fa neppure caso alla sua porta d’entrata.

Questo pasticceria si caratterizza per il fatto che non ci sono posti a sedere, proprio come le pasticcerie di una volta, in cui si faceva colazione in piedi con caffè e pastina in velocità. Quindi, sii paziente e mettiti in coda, perchè le torte qui sono veramente la fine del mondo!

Indirizzo: San Giovanni Grisostomo, 5794, 30121 Venezia

4 motivi per vistare una fornace a Murano

Murano island: why visiting a glass factory in Venice

Sei sei curioso di sapere come viene lavorato il vetro di Murano, visitare una fornace è il modo migliore per scoprirlo. Come forse già sai, l’arte di soffiare il vetro trova le sue origini diversi secoli fa, i veneziani ne sono tutt’oggi orgogliosi e noi non potremmo essere da meno. Non è un caso, infatti, che nel bagno di ogni stanza del nostro hotel abbiamo inserito un lavandino in vetro di Murano e uno grandissimo lampadario, sempre in vetro di Murano, scende maestoso dal soffitto della nostra sala colazioni.

Sappiamo quanto sia prezioso questo patrimonio artistico culturale per la nostra città e, ogni giorno, nel nostro piccolo cerchiamo di valorizzarlo e di difenderlo da quello che viene spacciato come vetro di Murano, ma non lo è.

Ma vediamo insieme i motivi per cui visitare una fornace a Murano vale davvero la pena ed è qualcosa che ricorderai per sempre.

Assistere ad una dimostrazione di soffiatura del vetro di Murano

Visitare una fornace a Murano non è solo qualcosa da inserire nella lista delle cose da fare a Venezia, ma un’occasione per assistere da vivo a una dimostrazione di soffiatura del vetro e scoprire con i tuoi occhi come i le meraviglie che vedi dietro le vetrine dei negozi vengono realizzate seguendo una ricetta secolare.

Inoltre, prenotare una visita all’interno di una fornace significa anche poter accedere ai luoghi di lavoro dei mastri vetrai ed entrare in contatto con la loro splendida e, per certi versi sconosciuta, realtà, imparando le diverse fasi che coinvolgono la creazione di una vera opera d’arte in vetro di Murano.

Imparare la storia della soffiatura del vetro

Come già detto, l’arte della soffiatura del vetro è antichissima, dai documenti ritrovati sembra che i veneziani abbiano iniziato a lavorare il vetro già nel VII secolo, anche se divennero famosi per la loro bravura solo nel XII secolo.

Originariamente le fornaci si trovavano anche all’interno della città di Venezia, ma nel 1291 vennero spostate tutte sull’isola di Murano per questioni di sicurezza, non era raro infatti i rischi d’incendio.

Prendendo parte alla visita di una fornace imparerai molte altre curiosità e storie legate alla vita dei mastri vetrai e sul perchè quest’arte fece la fortuna di Venezia. Un esempio? Sapevi che i mastri vetrai erano l’unica categoria di persone al di fuori della cerchia patrizia a poter sposare una donna nobile?

Avere l’opportunità di acquistare un’opera d’arte in vetro di Murano nel luogo in cui è stata realizzata

Oggigiorno è possibile acquistare un oggetto in vetro di Murano praticamente ovunque, anche online, ma vuoi mettere la sensazione che si prova nell’acquistarlo nel luogo in cui è stato effettivamente creato? E’ quasi come portarsi a casa un autentico pezzo di storia di Venezia, un pezzo unico nel suo genere, che nessun altro potrai mai avere. Nessun oggetto infatti è mai uguale a un altro, potrai confermarlo tu stesso durante la visita, ti accorgerai che ogni pezzo è fatto a mano e per questo non può mai essere l’esatta copia di un altro.

Vedere qualcosa che non potrai vedere in nessun altra parte del mondo

Non è un segreto che ciò che vedrai qui non lo vedrai da nessun’altra parte, la tecnica della soffiatura del vetro la puoi vedere solo qui, sull’isola di Murano, ed è qualcosa che ti lascerà un segno indelebile nella mente e nel cuore.

Dunque, se stai pianificando un giro delle isole di Venezia, assicurati che includa anche una visita ad una fornace di Murano, se però non è inclusa, non esitare a contattarci per chiederci un consiglio su quale fornace visitare per vivere un’esperienza indimenticabile.

Festival del Cinema di Venezia 2019: tutto ciò che devi sapere

Venice Film Festival

Il Festival del Cinema di Venezia è uno degli eventi più attesi dell’anno. Quest’anno il festival festeggia la sua 76° edizione ed è come sempre organizzato dalla Biennale di Venezia, sull’isola del Lido.
Come da tradizione, il festival si terrà tra fine agosto e inizio settembre, precisamente dal 28 agosto al 7 settembre.
Venezia è la città d’arte per eccellenza, dove sono stati girati moltissimi film e non è di certo un caso che un’evento così importante si svolta proprio su una delle sue isole.
Lo scopo del festival è quello di promuovere il cinema in tutte le sue forme, a livello internazionale, attraverso uno spirito di libertà e di dialogo, che sia in grado di diffondere la conoscenza rispetto a questa arte.
Ogni anno, tantissimi dei nostri ospiti vengono a Venezia per partecipare al festival, ecco perchè abbiamo pensato di collezionare qui le loro domande più frequenti, così che possano essere utili anche a te.

Dove si svolge il Festival del Cinema di Venezia?

Come anticipato, il festival si svolge sull’isola del Lido, nella laguna di Venezia, e per essere precisi, presso il Palazzo del Cinema sul Lungomare Marconi, costruito nel 1937 per la quinta edizione del festival. L’edificio si compone di 4 sale principali: la Sala Grande, la Sala Darsena, la Sala Zorzi e la Sala Pasinetti.
La Sala Grande è il luogo in cui vengono proietatti la maggior parte dei film in gara e dove si svolge la cerimonia di premiazione del festival, la Sala Darsena invece è una delle più nuove e gode di tecnologie all’avanguardia sia a livello audio che video.

Dove acquistare i biglietti per il Festival del Cinema di Venezia?

Solitamente, il prezzo del biglietto viene reso pubblico alla fine di agosto ed è possibile acquistarlo tramite il sito ufficiale della Biennale di Venezia, sulla pagina dedicata al Festival.

Come raggiungere il Festival del Cinema dal nostro hotel

L’unico modo per raggiungere l’isola del Lido è via barca, di seguito le diverse opzioni.
Se non sei di fretta, puoi avvalerti del trasporto pubblico, prendendo la linea 1 del vaporetto, dalla fermata Casinò di Venezia, che ti farà fare un tour del Canal Grande, su cui sorgono i più bei palazzi della città.
Se invece vuoi arrivare il più presto possibile, puoi prendere la linea 5.1 la cui fermata è a soli 2 minuti dal nostro hotel, e porta il nome di Guglie. In alternativa, possiamo anche prenotare un taxi acqueo dalla nostra reception.

Il tour degli itinerari segreti di Palazzo Ducale a Venezia

The secret itinerary tour inside the Doge’s Palace in Venice

Il Palazzo Ducale è uno dei luoghi di maggiore interesse a Venezia. Questo palazzo era un tempo il luogo in cui il Doge abitava, durante il suo dogado, ed era la sede del governo della Serenissima.
In origine aveva le fattezze di un vero e proprio castello medievale, con le torri e le mura tutt’attorno, ma con il passare degli anni l’architettura del palazzo subì diverse variazioni, non solo perchè fu colpito da un terribile incendio che ne distrusse buona parte, ma per i cambiamenti che stava subendo anche la struttura politica della città, sotto la guida del Doge Ziani, uomo visionario e rivoluzionario, che guidò la Repubblica dal 1172 al 1178.
Oggi il Palazzo Ducale è un incredibile esempio del famoso stile gotico veneziano e uno scrigno ricco di storie da raccontare e camere segrete.
Ci sono due modi di visitarlo: quello classico e quello più “segreto”, per entrambi il biglietto è acquistabile con la tessera Venezia Unica.
Il tour classico ti permette di visitare gran parte del Palazzo, entrerai infatti nella Sala del Maggior Consiglio, conosciuta in tutto il mondo per essere una delle sale più ampie d’Europa, negli appartamenti del Doge e nel Palazzo delle Prigioni, connesso al palazzo dal noto Ponte de Sospiri.

Il tour degli itinerari segreti, invece, di concentra più sulle stanze dedicato all’amministrazione e a molte altre stanze, che guardando il palazzo dall’esterno non diresti nemmeno che esistano, inoltre potrai visitare le vecchie prigioni e la sala della tortura.

Il tour degli itinerari segreti a Palazzo Ducale

L’itinerario comincia nel cortile interno al palazzo, dove attraverso una piccola porta, si entra in un mondo che racconta storie di prigionia e morte: i Pozzi.
Le prigioni dette “pozzi” sono chiamate così per la loro posizione, al di sotto del palazzo, sono costruite in pietra e ricoperte di legno per dare la sensazione al prigioniero di essere stato “sepolto vivo” all’interno di una bara.
Questo tipo di prigioni erano riservate a coloro che avevano commesso i reati più gravi, questo spiega perchè le condizioni fosse così pessime, confermate dalle terribili scritte sui muri delle celle.
L’itinerario continua al piano di sopra, attraverso una piccola scala che ci conduce fino alle stanze del Notaio Ducale e alla stanza del Deputato alla Segreta del Consiglio dei Dieci. Queste due stanze sono piccole e nascoste, tanto da non poter dire che esistano facendo il tour classico.
Continuando con il tour, entriamo nell’ufficio del Cancelliere Grande, l’unica figura eletta direttamente dal Maggior Consiglio, e successivamente nella Camera della Cancelleria Segreta dove sono custoditi moltissimi documenti segreti e pubblici.
Passando dalla Saletta del Reggente alla Cancelleria, si accede poi alla sala delle torture, dove potrai vedere come si eseguiva la tortura della corda.
Se all’inizio di questo tour virtuale abbiamo visitato le prigioni al di sotto di Palazzo Ducale, adesso è tempo di vedere le prigioni al piano di sopra, quelle che prendono il nome di Piombi per via della loro posizione, sotto i tetti di piombo del palazzo, dove lo stesso Giacomo Casanova fu recluso.

Le condizioni qui erano di gran lunga migliori, infatti, queste celle erano utilizzare solo per i prigionieri accusati di crimini politici e coloro che aspettavano di ricevere la sentenza definitiva.
Durante il tour vedrai anche il sottotetto di Palazzo Ducale, dove sono conservate le più diverse armi da battaglia, la Sala degli Inquisitori e la Sala dei Tre Capi, da cui si apre un piccolo passaggio segreto che dà direttamente nella Sala del Consigli dei Dieci.

Alla fine della visita, potrai visitare il resto di Palazzo Ducale autonomamente, scoprendo le altre bellissime sale dell’edificio.
Ti consigliamo veramente di prendere parte a questo tour perchè è un modo davvero originale di scoprire com’era organizzata la vita politica di Venezia, al tempo.
Se farai questo tour al mattino, ecco un altro consiglio: segui la nostra guida nel sestiere di Dorsoduro, per scoprire i luoghi in cui tutt’oggi vengono costruite le gondole.

Venezia ad agosto: 5 domande di cui vorresti la risposta

Visitare Venezia nel mese di agosto significa trovare sicuramente bel tempo, praticamente tutti i giorni, ma questa non è la sola cosa che interessa ai nostri ospiti, che spesso ci contattano per farci delle domande sul loro soggiorno estivo, presso una delle città più belle al mondo.
In questo articolo, abbiamo pensato di raccogliere tutte quelle domande che ci vengono fatte più di frequente riguardo a come vivere Venezia d’estate e organizzare il proprio viaggio con serenità e senza stress.
Ad ogni modo, se alla fine di questo articolo avrai delle domande aggiuntive da fare, non esitare a contattarci via email o tramite la nostra pagina Facebook, saremo felicissimi di risponderti.

Com’è Venezia ad agosto?

Non possiamo mentirti, Venezia ad agosto è davvero molto frequentata, ma questo non deve rappresentare un deterrente per visitare questa città unica nel suo genere o per posticipare il tuo viaggio. Ci sono moltissime cose che potrai fare a Venezia, ma anche nei dintorni durante questo mese, che in altri non potrai fare, come ad esempio decidere di passare una giornata al mare, sull’isola del Lido di Venezia, godendosi il sole caldo e magari facendo anche un bagno rinfrescante!
Il Lido è l’isola in cui la maggior parte dei veneziani passa l’estate, sempre se non hanno altri piani ovviamente, ed è facilmente raggiungibile con il vaporetto.
Se la città è troppo calda per te, potresti valutare l’idea di spendere una giornata sulle dolomiti, per respirare un po’ di aria fresca e tornare poi a Venezia la sera per cena.

Quanto affollata è Venezia ad agosto?

Sicuramente è uno dei mesi in cui la maggior parte delle persone si reca a Venezia, ma puoi facilmente evitare le code grazie alla carta Venezia Unica, specialmente per le maggiori attrazioni come il Palazzo Ducale, la Basilica di San Marco o un our in barca per le isole veneziane.
Inoltre, Venezia è una città ricca di luoghi da scoprire, ciò significa che troverai sempre un luogo che non tutti riusciranno a scovare, specie se no hanno a portata di mano la nostra guida per girare a Venezia in modo facile.

C’è acqua alta a Venezia in agosto?

La risposta è no, Venezia non subisce il fenomeno dell’acqua alta in agosto. La stagione dell’acqua alta è prettamente quella invernale, da novembre a febbraio, quindi non avrai bisogno di mettere in valigia un paio di stivali per la pioggia, ma solo un paio di infradito.
Ad ogni modo, se vuoi saperne di più riguardo l’acqua alta, abbiamo scritto un articolo riguardo questo fenomeno così particolare che colpisce la nostra città ogni anno, che puoi leggere qui.

Ci sono zanzare a Venezia ad agosto?

Rimarrai sorpreso dalla risposta, perchè è molto difficile incontrare le zanzare a Venezia in estate. Sembra un paradosso, essendo la città circondata dall’acqua, ma la verità è che ci sono molte più zanzare in terraferma, a Mestre, piuttosto che a Venezia.
Possiamo assicurarti che dormirai sonni tranquilli nelle nostre camere, senza nemmeno una zanzara che ti disturbi, anche per il fatto che tutte le stanze sono dotate di aria condizionata, che in estate di certo non guasta!

Quali sono gli eventi da non perdere a Venezia in agosto?

C’è un evento, in modo particolare, che non dovresti proprio perderti a Venezia durante questo mese: la Mostra del Cinema. Solitamente comincia l’ultima settimana di agosto e si protrae fino ai primi giorni di settembre.
Un appuntamento d’obbligo se sei un appassionato di cinema o se semplicemente sogni di passeggiare sul tappeto rosso per una volta nella vita. Oltretutto, Venezia è una città in cui sono stati girati moltissimi film, da The Tourist a Casinò Royal.

Venezia, dunque, vale sempre la pena di essere visitata, anche in agosto, quando il tempo è meraviglioso e le giornate sono più lungue… non sei d’accordo?

Tour a piedi a a Venezia, alla scoperta di Dorsoduro

Dorsoduro Venice

Esistono un milione di proposte di tour a piedi a Venezia, che puoi facilmente trovare e prenotare online, ma solo alcuni sono espressamente dedicati al sestiere di Dorsoduro.
Abbiamo già scritto un articolo riguardo un tour a piedi per Venezia da fare in autonomia, nei dintorni dei Cannaregio, il sestiere dove si trova il nostro hotel, che puoi stampare e portare con te durante il tuo viaggio.
Questa volta, però, vogliamo concentrarci sul sestiere di Dorsoduro, che è principalmente conosciuto per essere il quartiere universitario di Venezia.
Grazie a questo tour virtuale, scoprirai quante cose e luoghi ci sono da vedere in questo sestiere, oltre alla bellissima sede principale dell’Università Ca’ Foscari nell’omonimo palazzo, non troppo distante dalla Basilica dei Frari, che rappresenta proprio il punto di partenza della nostra passeggiata.

La Basilica dei Frari

La Basilica dei Frari è sicuramente una delle 5 chiese più belle da vedere a Venezia, non solamente perchè è un eccellente esempio di architettura gotica, ma per ciò che contiene segretamente al suo interno.
Infatti, una delle più spettacolari opere che si trovano qui è il monumento dedicato a Canova, una piramide in marmo, creata sul disegno che lo scultore aveva realizzato per la tomba del pittore Tiziano.
Parlando di Tiziano, poi, è impossibile non fermarsi a contemplare l’Assunzione, opera magistrale del pittore veneziano ancora custodita qui.

Campo Santa Margherita

Lasciando la chiesa alle nostre spalle e seguendo le indicazioni di Google Maps, raggiungiamo Campo Santa Margherita. Questo campo è uno de più grandi di Venezia ed è il luogo preferito dei veneziani e degli universitari per l’aperitivo. Attraversando il ponte dei pugni, dal lato opposto del campo, arriverai in Campo San Barnaba, famoso per la scena del film Indiana Jones e l’ultima crociata, in cui il protagonista esce da un tombino (per altro inesistente) sbucando proprio in questo campo. (In questo articolo trovi alcuni dei film più famosi che sono stati girati a Venezia e che dovresti davvero vedere!).

Ca’ Rezzonico

Vicino a Campo San Barnaba, si trova uno dei palazzi veneziani più belli che si affacciano sul Canal Grande, che ospita uno dei musei più affascinanti di Venezia: Ca’ Rezzonico.
Il museo fa parte dei musei civici della città ed è interamente dedicato alla Venezia del 18° secolo, inutile dire che merita davvero una visita, non solo per i dipinti e il mobilio che potrai vedere, ma per il suggestivo giardino segreto e per la vista spettacolare sul Canal Grande, dalla porta d’acqua. Tornando in Campo San Barnaba, prendi il sotoportego (portico) dalla parte opposta del campo, per raggiungere la prossima tappa del nostro tour: un posto che davvero non potrai vedere in nessun’altra parte del mondo!

Gli Squeri di San Trovaso e Tramontin

La parola veneziana “squero” si riferisce al luogo in cui, per tradizione, vengono costruite le gondole. Sfortunatamente, non ci sono molti posti così ancora in attivo a Venezia, ma in questo sestiere in particolare ce ne sono ancora due: lo squero di San Trovaso e quello della famiglia Tramontin.
Il primo dei due è sicuramente il più antico, tanto che è persino citato da Goldoni in uno dei suoi scritti, e il secondo comunque è aperto dal 1884.
A dire la verità, esiste un altro squero aperto nel sestiere di Dorsoduro, ma si trova sull’isola della Giudecca, di fronte alla Fondamenta delle Zattere, di proprietà di Gianfranco Vianello chiamato Crea, più volte vincitore della Regata Storica.
Visitare questi luoghi così caratteristici è come fare un salto indietro nel tempo, quando a Venezia ogni famiglia aveva almeno una gondola, esattamente come noi oggi abbiamo almeno un auto in garage.
Costruire una gondola è un’arte che non si può spiegare, solo vedendo con i proprio occhi il lavoro che c’è dietro si può veramente capire la complessità che sta dietro la creazione di un’imbarcazione così particolare e unica nel suo genere. Nel frattempo, però, prima di prenotare una visita o un tour all’interno di uno squero, puoi scoprire tutti i segreti della gondola nel nostro blog.

Gallerie dell’Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim

Continuando la nostra passeggiata nel sestiere di Dorsoduro, in soli quattro minuti raggiungiamo le Gallerie dell’Accademia, situate di fronte al famoso ponte dell’Accademia, uno dei quattro ponti che solcano il Canal Grande. Qui, un numero infinito di dipinti e opere d’arte di artisti veneziani è custodito con gelosia.
Se deciderai di visitarla, considera di avere a disposizione almeno un paio d’ore, se non di più, perchè è davvero uno dei musei che più merita di essere visto con pazienza per essere apprezzato nella sua interezza.
Non troppo distante dalle Gallerie dell’Accademia si trova un altro famoso museo che ti suggeriamo di vedere: la Collezione Peggy Guggenheim
Se stai organizzando il tuo viaggio a Venezia per l’estate estate, potrai anche partecipare al tradizionale aperitivo, che il museo organizza ogni anno nel suo giardino. L’evento prende il nome di HappySpritz@Guggenheim e rappresenta un’occasione un po’ diversa, per godersi il tradizionale aperitivo veneziano circondato dall’arte.

5 cose curiose da vedere a Venezia

Hidden Venice Gems

Che Venezia sia una città dalle mille e una cose da vedere non c’è alcun dubbio, ma lasciando da parte le maggiori attrazioni, conosciute da tutti, ti stupirà scoprire quante sono le cose nascoste e le curiosità che la città regala.
Venezia è una città che vale sempre la pena di essere visitata e lo sarà ancora di più quando avrai finito di leggere questo articolo!
Metti via la guida, dunque, e lasciati guidare alla scoperta di questo mondo veneziano poco conosciuto.

1. I giardini segreti di Venezia 

Potrebbe sembrarti impossibile, ma Venezia è ricca di giardini segreti. Non li vedi, ma ci sono, solo che solitamente si nascondono dietro a muri molto alti o all’interno di proprietà private. Abbiamo dedicato un intero post ai giardini segreti di Venezia, anche puoi stampare e portare con te durante il soggiorno. San come avere una guida personalizzata sui giardini veneziani.
Anche a soli quattro minuti dal nostro hotel si trova uno di questi giardini (o parchi) segreti, e porta il nome di Giardini Savorgnan. L’entrata al giardino passa inosservata, ma andando in Campo San Geremia e guardandoti bene intorno, non avrai difficoltà a trovarla!

2. Cannaregio: il sestiere dove perdersi

Cannaregio è uno dei sei sestieri (quartieri) di Venezia, che nasconde diversi luoghi curiosi e inusuali e non lo diciamo solamente perché il nostro hotel si trova proprio qui.
Ci sono almeno quattro cose che non ti aspetteresti di vedere a Cannaregio, per questo abbiamo scritto un intero articolo sull’argomento.
Cannaregio è un quartiere così ricco di leggende e storie, che potresti passare un’intera giornata tra le sue calli e i suoi campi, senza mai annoiarti.
Puoi prendere spunto dall’itinerario che abbiamo creato apposta per i nostri ospiti, un tour da fare autonomamente in un solo giorno.

3. Voglia di leggere? C’è la libreria Acqua Alta

C’è un posto a Venezia, dove puoi trovare libri davvero rari: una libreria chiamata Acqua Alta. Ci sono due motivi per cui questa libreria è diventata così famosa negli anni, anche se risulta ancora non semplice da trovare, e sono: la gondola che all’interno funge da scaffale per i libri e la scala di libri, nella corte sul retro del negozio.
Vuoi sapere perchè la libreria si chiama Acqua Alta? Te lo raccontiamo qui!

4. Il volto che ti osserva dall’alto della calle

Solitamente nessuno fa caso a lei, a quella maschera che sbuca dal muro in Fondamente della Donna Onesta, nel sestiere di Santa Croce.
Sembra una maschera, ma in realtà è un volto, un volto di donna (almeno così racconta la leggenda), che rappresenta la giovane ragazza sposata con uno spadaio che aveva un negozio da quelle parti.
Si racconta che fosse talmente bella, che un giovane nobile veneziano si innamorò perdutamente di lei, tanto da commissionare al marito uno spadino solo ed esclusivamente per poter passare in negozio e passare del tempo con lei.
Il giorno che la spada fu pronta, il nobile decise di dichiararsi, ma la risposta che ottenne fu tutt’altro che positiva. Il ragazzo, non abituato a ricevere un “no” come risposta, si arrabbiò a tal punto che trafisse la giovane con la spada, provocandone la morte.
La sua fedeltà al marito, però, non andò dimenticata, infatti, il suo volto è ancora lì che scruta dall’alto le azioni di tutti noi.

5. Quanto è lungo il passo veneziano?

Sapevi che i veneziani avevano la propria unità di misura? Era quella che oggi conosciamo come “passo veneziano”, che ancora oggi si utilizza negli squeri, per determinare la lunghezza delle gondole.
Un passo veneziano misurava circa 1,738 metri e cinque piedi (ognuno di 0.347 metri) facevano un passo. Presso l’Arsenale si può ancora vedere dal vivo quanto era un passo veneziano, grazie a un’incisione sul muro vicino all’ufficio del portinaio.

Ora che conosci diverse cose curiose da vedere a Venezia, sei pronto per scovarle durante il tuo soggiorno?

La festa della Sensa e lo Sposalizio del mare

Festa della Sensa a Venezia

Nei dipinti, Venezia è sempre raffigurata come una giovane e bellissima ragazza e la tradizione la vuole sposata con il mare. Non è un caso, dunque, che tra le feste più famose di Venezia ci sia proprio la Festa della Sensa, che si caratterizza per la celebrazione dello Sposalizio del Mare.

Abbiamo già detto qualcosa riguardo la festa, nell’articolo che abbiamo dedicato a tutti gli eventi da non perdere a Venezia, ma non ci siamo soffermati a raccontare tutta la storia di questa celebrazione così importante per i veneziani.

Cosa significa Festa della Sensa?

In effetti, detta così non sembra voler dir niente, ma la parola “sensa” in dialetto veneziano ha un significato ben preciso: significa Assunzione.
Il giorno dell’assunzione di Gesù Cristo al cielo, seconda la religione cristiana, avviene 40 giorni esatti dopo Pasqua e in questo giorno, Venezia festeggia il suo sposalizio con il mare.

In realtà, però, un tempo la Festa della Sensa commemorava due eventi importanti per la Serenissima: l’intervento del Doge Pietro II Orseolo contro gli Slavi che minacciavano i dalmati (colonie veneziane) e la firma del Trattato di Venezia, tra il Doge Sebastiano Ziani, il Papa Alessandro III e l’Impero Romano e Federico Barbarossa.

Come si svolge lo Sposalizio del mare?

La cerimonia dello Sposalizio del mare viene celebrata ogni anno nella laguna di Venezia, anche se la Repubblica della Serenissima non esiste ormai più da molto tempo.

I veneziani sono molto attaccati a questa tradizione, probabilmente perché il rapporto tra la città e l’acqua non è ma veramente cambiato nei secoli. Ma vediamo come si svolge: il doge in carica, una volta al largo con il bucintoro (nave del doge) doveva lasciar cadere un anello consacrato nelle acque della laguna pronunciando le seguenti parole in latino “Desponsamus te, mare, in signum veri perpetuique domini” (“Ti sposiamo, nostro mare, in segno di perpetuo dominio”). In questo modo, Venezia veniva ufficialmente consacrata al mare, diventando una cosa sola con lui.

Il programma della Festa della Sensa

Ad essere onesti, la festa della Sensa viene festeggiata in due giornate e non in una soltanto, che quest’anno cadono l’1 e il 2 giugno.
L’1 giugno l’appuntamento è alle 5 del pomeriggio a Palazzo Ducale, ma solo dietro invito perché nella Sala dello Scrutinio si terrà la tradizionale cerimonia dell’Osella d’oro della Sensa, che ricorda il gemellaggio con le città della Croazia, con la consegna della Osella, antica moneta che veniva data alle istituzioni private e pubbliche che hanno aiutato Venezia a crescere in prestigio.

Il 2 giugno, invece, alle 9 del mattino l’appuntamento è in bacino San Marco, dove le barche per la celebrazione della festa si raduneranno. Alle 9.30 partiranno in direzione Lido di Venezia e alle 10:30 ci sarà la cerimonia dello Sposalizio del mare, poi alle 11:30 si assisterà alla performance canora tenuta dal Coro Serenissima, presso la Chiesa di San Niccolò del Lido.

Per concludere la giornata, non mancherà la messa solenne presso la stessa chiesa.
Ma c’è un’ultima cosa che vorremmo svelarti riguardo a questa festa: un modo di dire. Infatti, in dialetto veneziano esiste un’espressone che deriva proprio da questo evento ed è “andare a la senza”, che sta a indicare un andamento lento, proprio come quello che bisognava tenere per raggiungere Piazza San Marco, nel giorno della Sensa a causa della lunga processione di gente che affollava le calli.
Interessante, no?

La Festa del Redentore a Venezia: tutto ciò che devi sapere

Redentore Festival in Venice

Se avrai occasione di essere a Venezia la terza domenica di luglio, avrai la fortuna di partecipare ad uno degli eventi più importanti della città: la Festa del Redentore.

Abbiamo già parlato di questa festa in un precedente articolo, svelando i luoghi in cui poter assistere allo spettacolo pirotecnico del sabato sera precedente e se l’hai già letto sicuramente conosci già un po’ la sua storia.

In questo articolo, però, vogliamo andare un po’ più in profondità, scoprendo i motivi per cui questa festa è ancora così sentita dai veneziani, un po’ come quella legata alla Chiesa della Madonna della Salute, che ha ha una storia molto simile.

Da dove nasce la Festa del Redentore?

Per rispondere a questa domanda, dobbiamo tornare indietro nel tempo fino alla seconda metà del sedicesimo secolo, all’anno 1575 per l’esattezza, quando Venezia fu colpita da una terribile epidemia di peste.
Al tempo, Alvise Mocenico era Doge di Venezia e durante il suo dogato non fu particolarmente fortunato, infatti, solo un anno prima dell’arrivo della peste, un fuoco distrusse parte di Palazzo Ducale e una marea straordinaria coprì quasi totalmente Venezia. Un periodo non troppo felice per i veneziani e per il povero Doge Mocenigo, che doveva governare un popolo insoddisfatto.
Ma sappiamo bene che nessuno può fermare una pestilenza come quella della peste, nemmeno Alvise Mocenigo, personaggio chiave della vittoria contro i Turchi a Lepanto nel 1573. La peste non ebbe pietà dei veneziani, provocando circa 50.000 morti, mettendo Venezia letteralmente in ginocchio, tanto da dover chiedere aiuto a Dio.
E così fu. Il Doge, insieme al Consiglio, decide che se la peste fosse passata, sarebbe stata costruita una chiesa per ringraziare Dio della sua benevolenza. La Chiesa del Redentore, che possiamo visitare ancora oggi, fu eretta nel 1576, appena un anno dopo la fine dell’epidemia.

Da quell’anno in poi, i veneziano ricordano la fine della peste con un pellegrinaggio fino alla Chiesa del Redentore attraverso un pone di barche costruito per l’occasione e un bellissimo spettacolo pirotecnico in Bacino San Marco.

La Festa del Redentore: il programma

Anche se la Festa del Redentore è ufficialmente la terza domenica di luglio, il pellegrinaggio comincia il giorno prima, come anche lo spettacolo di fuochi d’artificio.

Gli appuntamenti da non perdere la domenica sono tre:

  • Alle 16:00, Regata dei giovani su “pupparini” a due remi
  • Alle 16:45, Regata su “pupparini” a due remi
  • Alle 17:30, Regata di gondole a due remi

Per finire la giornata, alle 19 viene celebrata una messa presso la Chiesa del Redentore.

Ora che conosci la storia e le tradizioni legate alla Festa del Redentore, siamo certi non vedrai l’ora di partecipare a questo evento unico nel suo genere, in cui tantissime barche addobbate a festa si ritrovano in Bacino San Marco, per festeggiare questa giornata speciale!

Negozi vintage a Venezia: dove comprare qualcosa di speciale

Vintage Shopping in Venice

Venezia pullula di negozi in cui fare un po’ del buon shopping, ma solo se sai dove andare. Abbiamo già dedicato un articolo a dove fare shopping a Venezia, ma siamo rimasti un po’ sul generico, mentre in questo caso vogliamo focalizzarci su una categoria di negozi in particolare: quelli vintage.
Tutti sanno che Venezia è un paradiso per gli amanti della moda e del fashion, ma molti non sanno che non si vendono solo maschere e vestiti costosissimi qui, ma anche oggetti incredibilmente unici e antichi.
Scopriamo insieme alcuni dei più bei negozi vintage di Venezia, nei prossimi paragrafi.

L’armadio di Coco

Campo Santa Maria Nova and Campo Santa Maria del Giglio

Non è un caso che questo piccolo negozio porti questo nome, infatti, appena varcata la soglia ti accorgerai che sarà come entrare in un vero e proprio armadio di vestiti, rigorosamente vintage ovviamente.
L’armadio di Coco è un’attività di una famiglia veneziana, composta da Arianna e sua figlia. Entrambe amano tutto ciò che è vintage e riempiono gli scaffali e le vetrine del loro negozio con gli oggetti e i capi d’abbigliamento trovati nei loro viaggi.
In verità gli “armadi di Coco” sono due, uno è situato in Campo Santa Maria Nova e l’altro in Campo Santa Maria del Giglio, il secondo rispetto al primo, però, vende specialmente capi vintage di marchi di alta gamma.

Libreria Miracoli di Vascon Claudio

Campo Santa Maria Nova

Questo posto è magico e profuma di carta stampata e inchiostro.
Se sei un amante delle antiche cartoline, libri e stampe, questo è sicuramente un negozio che apprezzerai moltissimo. Niente abbigliamento qui, solo storia e cultura.
Quando meno te lo aspetti, ti troverai a rovistare nelle casse di libri esposte appena fuori dal negozio, quelle che ogni mattina Claudio, il proprietario, prepara meticolosamente in Campo Santa Maria Nova. Il suo negozio vintage è come una calamita, a cui, vedrai, non saprai opporti….finirai per entrare!

La Stanza delle Sorprese

Near Campo Sant’Angelo

La Stanza delle Sorprese è il prossimo negozio vintage che vogliamo presentarti. La proprietaria, Rossella, quando aprì il negozio decide di dargli questo nome per un motivo, infatti, non è un caso che qui tu possa trovare praticamente qualsiasi cosa, anche quella che proprio non ti immagini.
Dalle lampade del 19° secolo alle tipiche porcellane italiane, rimarrai sorpreso di cosa si nasconde tra uno scaffale e l’altro del negozio.
Il negozio si trova vicino a Piazza San Marco e per questo è molto conosciuto anche dai turisti, potrai quindi trovarlo un po’ affollato, quindi ti suggeriamo di farci un salto presto, al mattino perchè merita davvero una visita.

Bisnonni

Campo Santa Maria Mater Domini

Un altro bel negozio vintage a Venezia è il Bisnonni, che si trova in Campo Santa Maria Mater Domini, non distante da Rialto e ad una sola “attraversata in gondola” dal nostro hotel.
Questo è un vero e proprio negozio di vestiti vintage ed il più grande tra quelli che abbiamo elencato finora. Qui di solito non c’è mai troppa gente, quindi fare shopping sarà un piacere.

Paolo Olbi

3253/A, Dorsoduro, Venezia

Per concludere il nostro tour virtuale di negozi vintage a Venezia, ci fermiamo nella bottega di Paolo Olbi, per scoprire un mondo fatto di carta e pelle profumata.
Paolo e il suo team producono articoli regalo in pelle e carta marmorizzata, quindi se stai cercando un souvenir per un amico amante dei prodotti artigianali come rubriche, album di foto e cornici, qui lo troverai di sicuro.
Paolo Olbi è un’istituzione a Venezia, il suo negozio è aperto dal lontano 1962 e tutto ciò che vende è frutto di un lavoro unico, proprio perchè fatto a mano.
Potresti trovare un regalo più prezioso di questo?

Adesso che sai dove trovare i più bei negozi vintage di Venezia, hai pensato in qualche andare per primo?

Il Mercatino di San Maurizio a Venezia

Sapevi che anche Venezia ha il suo mercatino dell’antiquariato? La maggior parte delle persone non lo sa, escludendo i veneziani, ovviamente, ma è qualcosa che, se ti capiterà, dovresti proprio vedere.Stiamo parlando del Mercatino di San Maurizio, che prende posto nell’omonimo campo sulla via che da Ponte dell’Accademia porta a Piazza San Marco.Questo campo deve la sua fama a due importanti palazzi, le cui facciate principali guardano proprio questa piccola piazza. Gli edifici in questione sono la casa di Carlo Goldoni, importante commediografo veneziano che visse qui un solo danno, dal 1803 al 1804, e Palazzo Zaguri, che spesso ospita mostre davvero interessanti e particolari.

Cosa comprare al Mercatino di San Maurizio a Venezia

Ad essere onesti, non sarà difficile trovare qualcosa da compare. Al Mercatino di San Maurizio troverai antichi libri e stampe, ma anche mobili e quadri tra il 17° e il 20° secolo.
Rimarrai sorpreso di quante cose inusuali potrai comprare qui, soprattutto se sei alla ricerca di un souvenir originale o hai voglia di fare un po’ di shopping nel mondo vintage.
Peccato però, che il Mercatino di San Maurizio apra solamente 5 weekend l’anno, capisci bene quanto saresti fortunato a capitare a Venezia proprio durante uno di questi weekend.
Il mercatino esiste dal 1970 e da allora viene preparato esattamente nello stesso modo, proprio come la prima volta. È una tradizione che tutti i commercianti, che partecipano da tutta Italia, rispettano.
Perdersi tra i banchetti è parte del gioco, quindi regalati un paio d’ore del tuo tempo per vivere questo momento in cui potrai respirare la vera essenza di Venezia e delle persone che ci vivono.

Quando è aperto il Mercatino di San Maurizio nel 2019?

Per rimanere aggiornato sulle aperture, puoi consultare il sito ufficiale del Mercatino San Maurizio 

La vera storia delle maschere del Carnevale di Venezia

Traditonal Venice Carnival Masks

Il Carnevale di Venezia non è sempre stato come quello che siamo abituati a vivere oggi, infatti, il periodo del Carnevale a Venezia era molto più lungo e vissuto con uno spirito differente. Inoltre, le maschere carnevalesche erano decisamente meno di quelle che vediamo oggi tra le calli della città.
Abbiamo già parlato della storia del Carnevale di Venezia, ma non abbiamo approfondito a sufficienza il discorso dedicato alle sue maschere, ecco perchè abbiamo deciso di sviscerarlo in questo articolo. Quali sono, dunque, le vere maschere veneziane del Carnevale? Scopriamolo insieme.

La maschera tradizionale del Carnevale di Venezia: la Bauta

La cosiddetta Bauta è l’unica vera maschera tradizionale veneziana del Carnevale di Venezia. In verità, è una maschera molto semplice, completamente diversa da quelle elaborata che vengono vendute oggi nei negozi, infatti, la Bauta non ha piume, non ha colori e nemmeno una forma troppo particolare.
Questa maschera è sempre stata bianca ed è così ampia che riesce a coprire l’intero volto di una persona, il suo scopo infatti, era proprio questo, per far sì che tutti sembrassero uguali.
Il Carnevale era (ed è) sicuramente un momento di festa e divertimento, ma era anche il solo momento dell’anno in cui tutti (nessuno escluso) potevano sentirsi pari a chiunque a Venezia. La differenza tra le classi sociali si assottigliava, proprio grazie a questa maschera anonima.
Per completare il costume veneziano tradizionale, poi, dovresti indossare anche un mantello nero e pesante, chiamato tabarro, molto in voga a Venezia per proteggersi dal clima freddo del generale inverno.

La seconda maschera tradizionale, del Carnevale di Venezia: La Moretta

La Moretta è una maschera intrigante e poteva essere indossata solamente dalle donne. Anche questa è di forma molto semplice, addirittura più semplice della precedente a dire il vero, ma di colore nero e non bianco.
La sua particolarità si nasconde sul retro della maschera, dove all’altezza della bocca si colloca un bottone, che doveva essere tenuto tra i denti, per tenere su la maschera. Ciò, ovviamente, non permetteva a chi la indossava di parlare ed era proprio questo che stuzzicava la fantasia dei veneziani, perchè rendeva la persona mascherata ancora più misteriosa… o forse perché le donne veneziane erano delle gran chiacchierone e i veneziani approfittavano del Carnevale per riposarsi le orecchie?

La maschera del dottore della peste: ecco perchè non è una maschera tradizionale

Il suo nome già ci dà un indizio sulla persona che era solita indossare questa maschera: il Dottore della Peste.
Molti vedono questa maschera come una delle maschere tradizionali del Carnevale veneziano, ma non è così, la sua funzione era quella di proteggere il dottore dal contagio, inserendo delle erbe aromatiche sul becco come scudo protettivo.
La peste si diffondeva per via aerea, tramite tosse e starnuti, e per ben due volte ha rischiato di danneggiare pesantemente la città di Venezia e i suoi abitanti, questa maschera aveva il compito di tentare di proteggere almeno i dottori.
A questo punto, probabilmente vorrai saperne di più sulla storia di Venezia e sulle due feste che ricordano questi due momenti bui della sua evoluzione, ecco perchè ti suggeriamo ti leggere i nostri articoli su la Festa della Madonna della Salute e sulla Festa del Redentore.
Ad ogni modo, come puoi constatare tu stesso, questa maschera non appartiene al Carnevale di Venezia, ma è sicuramente una delle più suggestive e affascinanti maschere della storia veneziana.